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Coltivazione
Il terreno migliore per la coltivazione del Cedro di Santa Maria del Cedro, è quello costituito da argilla calcarea, sabbia e humus, ricco di azoto e potassio. Per l’impianto di una cedriera bisogna sistemare il terreno, livellandone la superficie e delimitarne le corsie di servizio che consentiranno l’introduzione di mezzi meccanici. Le buche aperte nel terreno, dove verranno inserite le giovani piante, dovranno essere allineate e arricchite di letame stagionato, dopo che le radici delle stesse siano state immerse in una miscela di letame bovino ed argilla. Nei primi anni di vita è sconsigliata ogni forma di consociazione erbacea, per evitare danni all’apparato radicale. Una volta impiantato nelle cedriere, il cedro mal sopporta il freddo e le gelate, per cui sarà necessario costruire dei telai per proteggerlo. Inoltre le cedriere hanno bisogno di ripari fissi ai lati, quali palizzate in legno, siepi vive, o muri di cinta. Una volta ultimato l’impianto bisogna procedere con zappature, per lo più concentrate in autunno. Si rimuoverà il terreno spandendovi il letame. Le piante di cedro vanno sottoposte periodicamente a potatura, in quanto, se lasciate crescere liberamente, si svilupperebbero in una chioma irregolare con rami spinosi che andrebbero ad accavallarsi tra loro, impedendo alla pianta stessa di fruttificare.
È dunque necessario potarle vigorosamente per reciderne i rami non fruttiferi (secchioni), quelli secchi e quelli malati. Inoltre bisognerà legare le piante affinché il vento non le faccia urtare fra loro e quindi provochi dei graffi sui frutti. La raccolta dei frutti va effettuata in giorno pieno.