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Microclima
Il Cedro, per le sue origini di basse latitudini, è l’agrume che mal sopporta il freddo e che più degli altri ha bisogno di clima mediterraneo, giusto calore e protezione umana. Il terreno migliore per la sua coltivazione è quello costituito da argilla calcarea, sabbia ed humus con una buona presenza di azoto e di potassio. La sua attività fisiologica si svolge solo al di sopra dei 14°C e temperature che per alcuni giorni si aggirano ai 4°C, riescono a compromettere la produzione. Pertanto le cedriere devono essere impiantate laddove la temperatura media annua non si discosta dai 12-15 °C, con medie estive di 23-25 °C e medie invernali di 6-7°C. Inoltre la pianta risulta sensibile all’azione dei venti freddi e pungenti come quelli sciroccosi e soffocanti i quali producono squilibri fisiologici, deflorazioni, defogliazioni, rotture dei rami. Per questi motivi, le cedriere sono impiantate di preferenza in vallate o lungo il corso delle fiumare, non distanti dal mare, protette da canneti o da reti di polietilene. Per tutte queste ragioni l’agrume trova nella “Riviera del Cedri” il giusto clima e le condizioni favorevoli per la sua coltivazione, infatti in Italia solo in questo territorio si produce la varietà di Cedro “Liscia Diamante” di Santa Maria del Cedro.